HM Interview: Komprex

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saluzz
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HM Interview: Komprex

Messaggio da saluzz »

HardestMusic intervista Komprex: il producer italiano più estremo!
komprex.jpg
Intervista curata da Gid Gbr
A voi!

Ciao Fabio!
Grazie della disponibiltà a concederci un'intervista. Comincio pure con le domande.
Hai sempre utilizzato in modo più o meno marcato le chitarre. Ti ritieni influenzato dal lavoro pionieristico della Industrial Strength?

Non mi ritengo influenzato più di tanto dalle produzioni (comunque storiche ed importanti) del passato in ambito hardcore, ma prendo piuttosto spunto dal filone grindcore/deathmetal, a cui cerco nelle mie produzioni di dare un'impronta elettronica. Credo che sia una "tecnica" utilizzata da svariati produttori presenti e passati, qualcuno più "core oriented" e qualcun altro meno, con risultati che vanno dalla mediocrità all'eccellenza.

Che sensazioni provi quando componi un pezzo estremo? Che strumentazioni usi e come hai iniziato?
Attualmente lavoro su Mac OSX con Logic e Renoise in Rewire, con molteplici plugins. Immancabile poi microfono a condensatore (ora utilizzo un SE Eletronics che mi soddisfa, ma ho avuto miriadi di microfoni), cuffie AKG e monitor Genelec mentre come soundcard ho al momento una Focusrite. Come già accennato prima, all'inizio c'era solo Fast Tracker II e Modplug Tracker, con "strumentazioni" che definirle tali è un complimento!

La frenchcore è diventato un genere preponderante rispetto ad alcuni anni fa, e tu lo hai sposato in parte. Qual è la tua opinione in merito?
Il genere "Frenchcore" sta diventando un calderone dove tutti si stanno buttando, molte volte senza arte ne parte. La stragrande maggioranza dei casi mi rendo conto che le produzioni considerate "Frenchcore" non sono altro che una accappella incazzata presa da un brano rap in inglese con una cassa sotto e qualche effetto. Purtroppo questa "semplicità" nella costruzione di un brano molte volte è di gradimento del pubblico che a mio avviso cerca di non impegnarsi il cervello ballando dischi particolarmente "difficili" come le produzioni più veloci. Non mi piacciono le classificazioni, e non mi piace quando la gente ragiona a compartimenti stagni. Alcune delle mie produzioni recenti hanno una ritmica diversa, più lenta ma dall'impronta indiscutibilmente brutal. Questo non vuol dire "sposare" un genere in favore di un altro, ma semplicemente allargare i propri orizzonti e non fermare la propria ispirazione. Mi ritengo libero di essere me stesso sia su una traccia come "Quello che non voglio ora", sia "Hell of an Asshole", sia "Awake the Revolution". Tre differenti ritmiche e stili, ma con la medesima passione!

Si può ancora oggi parlare di una scena Speedcore? Argomentami.
Assolutamente sì, la scena esiste ancora ed a mio avviso si sta risvegliando da un periodo di torpore durato due/tre anni.

Su cosa stai lavorando al momento? Quali progetti hai in cantiere e quali le prossime date in Italia e all'estero?
Al momento, dopo un periodo di studio e di produzioni "alternative", sto tornando su sonorità totalmente estreme, con velocità ove 400 bpm. I prossimi appuntamenti sono in Olanda, con un nome su tutti che risveglierà gli animi più selvaggi: I Hate Trance!

Puoi dirci un tuo parere su quel che era il Milan Speedcore Project?
Ne parlo da "esterno" visto che non essendo milanese l'ho vissuto come ospite: un ottimo progetto musicale/promozionale dal grande potenziale che ha pagato lo scotto di non riuscire a trovare il giusto accordo tra troppe persone. Meglio guardare avanti!

Come hai iniziato la tua carriera e quali artisti ti hanno fatto innamorare da giovane?
E' stata un'attrazione reciproca, personalmente ho iniziato ad ascoltare musica "diversa" quando ancora ero sui banchi della scuola elementare, ascoltando l'evoluzione della musica elettronica in qualcosa di più estremo ed innovativo. Da Aphex Twin agli Atari Teenage Riot, passando per i Prodigy: tre nomi che hanno contribuito alla mia formazione musicale.

La scena "party people" era meglio quando l'hai vissuta da "cliente" o ora da artista?
Essendo originario di La Spezia non ho vissuto moltissimo la scena hardcore come "party people", specialmente negli anni dell'adolescenza. Ho frequentato party hardcore dal '98 in poi inizialmente per il gusto di seguire la scena gabber e successivamente come performer e l'impatto è stato assolutamente più soddisfacente rispetto al subire "passivamente" un set come pubblico, ma come negare il contrario? Attualmente non frequento parties come "cliente" ma preferisco partecipare ad eventi di altri generi musicali, dal metal più violento al jazz.

Quali sono i collaboratori con i quali ti sei trovato meglio a produrre, o quelli con i quali vorreste collaborare?
La collaborazione con Frazzbass è stata importante specialmente negli anni passati mentre ultimamente abbiamo intrapreso due "strade" differenti, ma lavoriamo ancora insieme con il progetto Speedkore. Mi sono trovato molto bene anche con D-Tox/Lowroller e, varcando i confini nazionali, con Noisekick. Il mio sogno? Collaborare con Aphex Twin; è sempre stato uno dei miei "idoli" e dopo che ha mostrato interesse nella mia musica suonando svariate volte dei miei pezzi estremi ho sempre immaginato un "versus".

Chi consideri pioniere del sound estremo in Italia?
Se parliamo di pionieri nel vero senso della parola, allora sicuramente Luigi Russolo, che nei primi anni del '900 con il suo "Intonarumori" ha aperto la strada alle sperimentazioni più audaci in campo musicale.

Come e con quali strumenti hai iniziato a produrre e suonare? Se possibile esprimi il tuo concetto di live!
Alla fine dello scorso millennio le produzioni avvenivano con il glorioso Fast Tracker II e ModPlug Tracker, e le varie performance venivano eseguite con PC desktop, smontati a casa e rimontati direttamente in console! Ripensandoci oggi, arrivando alla venue con un comodo e veloce Macbook Air da 11 pollici e neanche 1 chilogrammo di peso sembra una pazzia, ma lo spirito non è cambiato. Ho assistito a molte discussioni riguardo a cosa fosse un "live" e cosa non lo fosse. Dal mio punto di vista sento di effettuare una performance "dal vivo" quando ho un microfono in mano pronto ad urlare la mie produzioni ed il mio chitarrista che esegue i riff, con l'apporto di effetti elettronici e kickdrums: in poche parole Speedkore! Ma forse ci stiamo allontanando troppo dall'ambiente "club" avvicinandoci a quello di un vero concerto. Sul discorso "live act" non voglio dilungarmi, ognuno ha le sue idee e convinzioni, personalmente non ho ancora trovato nessuno che si trovasse d'accordo con altri... è tutto un enorme flame!

Le tue canzoni con testi e titoli italiani all'apparenza personali, sono realmente riferite a fatti o vicende da te vissute o sono emozioni generiche espresse per svago?
Entrambe le cose. Nelle lyrics che scrivo e canto c'è molto di personale, alcune volte si riferiscono direttamente a situazioni vissute in prima persona, mentre altre volte riflettono stati d'animo negativi che mi pervadono.

Quanto possono influenzare le emozioni sulla stesura di un nuovo brano, specialmente se estremo?
Le emozioni sono tutto, soprattutto quando scrivi i testi e canti personalmente i tuoi brani. Riusciresti a scrivere e cantare un testo carico d'odio il giorno in cui vinci la lotteria?

Il party più bello a cui hai partecipato o performato?
Quasi tutti i parties olandesi, dove il pubblico di un calore e civiltà senza eguali, unito ad una organizzazione la maggior parte delle volte impeccabile, riesce a creare un ambiente assolutamente unico. Dovendo fare un nome, direi Ground Zero Festival ma nel 90% dei casi l'Olanda è sempre sinonimo di qualità.

Le tue date dimostrano che la scena hardcore e i vari sottogeneri si stanno espandendo sempre di più nel globo, hai delle considerazioni positive o negative in merito?
Tutto si globalizza, anche la musica! In questo caso questo è un vantaggio non indifferente e con l'aiuto del web e di tutti gli strumenti che offre abbiamo in mano un vettore capace di portare il nostro messaggio musicale in qualsiasi parte del mondo. Ci sono poi paesi particolarmente recettivi, dove la scena di espande e permette agli artisti di performare in luogo. SPREAD THE VIRUS!!

La differenza fra Italia ed estero, in fatto di concezione, partecipazione e vita del movimento extreme ed underground che opinioni ti scaturisce in merito? Ci sono solo differenze o anche parti comuni? (anche in fatto di produttori e labels)
La scena italiana è quella che è, del resto riflette l'intero sistema Paese. Inutile dire che le situazioni migliori le ho vissute all'estero. I parties italiani molte volte assomigliano a degli zoo dove vengono aperti i cancelli (simpaticamente parlando), e soprattutto ho avuto spesso l'impressione che alla gente della musica importasse molto poco! Soprattutto per quanto riguarda le sonorità più estreme, in Italia è difficile trovarsi "bene", ma ci sono per fortuna delle eccezioni come ad esempio a Roma dove ho recentemente suonato trovandomi ottimamente, in un ambiente "genuino". Per quanto riguarda produzioni e labels, abbiamo fatto e facciamo tutt'ora la differenza, senza ombra di dubbio. Mi sono fatto più volte portatore dell' "Italian Brutality" all'estero e devo dire che rappresentare il proprio paese in questa maniera da molta soddisfazione!

A riguardo dei generi che produci, preferisci la "vecchia scuola" o la "nuova scuola"?
Nessuna delle due, preferisco tutto ciò che spacca!

Se dovresti dare dei consigli per farsi conoscere ad un emergente, specialmente in ambito estremo, cosa gli diresti?
In questo momento consiglierei di farsi un account su Soundcloud e similari, e di spammare a più non posso in giro le proprie produzioni, soprattutto a qualche net-label specifica. Futile ormai cercare di stampare qualcosa, quindi riterrei pressoché inutile bussare alla porta delle "normali" label. Se la qualità c'è, qualcuno se ne accorgerà!


Grazie mille Fabio!

Buon lavoro!
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TylerDurden86

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da TylerDurden86 »

grande,grandissimo,komprex :clap: :clap: :clap: :yeah:
suppressor

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da suppressor »

:clap: :clap:
X-MIND

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da X-MIND »

quoto l'ultima risposta che é quello che dico io da un paio d'anni.
Gid gbr

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da Gid gbr »

Grandissima intervista, e aggiungo che Fabio è di una bontà unica, grande persona. Grazie della disponibilità mitico spaccamuri ahahah :D
Tyler ce lo spariamo al Ground noi auhauhauha
TylerDurden86

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da TylerDurden86 »

:arrowu: ovvio :dance: :dance: :sbav:
Hardbass94

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da Hardbass94 »

Grandissimo Kompreeeeeeeeeeeeeex!! :D
Molla stare la Frenchcore,e daje giù con sti elicotteri! :mad: hahaha :lol:
des

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da des »

ultimamente non lo seguo molto ma senza volerlo a fare la spesa lo vedo sempre :mrgreen:
grande :clap:
komprex

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da komprex »

Des anche tu socio coop :lol: ?

Dov'è che sono stato sgamato in versione bravo ragazzo? La prossima volta mi ricorderò di tirare due YAAAAA tra la macelleria e i latticini così tanto per farmi riconoscere meglio :asd:
des

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da des »

:lol:
socia non ancora .. prossima volta che ti trovo a Sarzana ti frego la carta :D
komprex

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da komprex »

Ok basta che non mi scavalli i preziosissimi brutalpunti, sto per raggiungere l'ambitissimo "Machete in Argento ed Acciaio Inox" a 999999 punti + 999 euro e non voglio perdermelo :asd:
des

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da des »

tu i punti e io gli sconti :D
ma ora basta spammare nella tua intervista dai :lol:
Gid gbr

Re: HM Interview: Komprex

Messaggio da Gid gbr »

Tanti auguri Fabio :dance:
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