Il discorso sulla grafica è una
(mezza) boiata, infatti per quel che mi riguarda è molto importante. Il problema sta nel fatto che, quando si parla di videogiochi, anche questi pseudo esperti da strapazzo che vogliono fare i simpaticoni non sanno bene di cosa stanno parlando: il comparto grafico non è composto solamente dalla potenza del processore e quindi dalla fluidità del frame rate e sopratutto dalla
risoluzione, cose a cui invece la stragrande maggioranza delle persone fa riferimento, ma c'è un altro elemento in verità migliaia di volte più importante: lo stile grafico! Gli elementi di prima possono contribuire al fotorealismo, ma lo stile grafico, se si parla di grafica soltanto in termini di risoluzione e fotorealismo, non è detto sia buono: invece è proprio quello che conta. Per farvi un esempio pratico di cosa sto parlando possiamo andarci a vedere un moderno
God of War, che oltre ad essere un bel gioco possiede anche una grafica mozzafiato, oppure uno degli ultimi capitoli della serie
Call of Duty, ma per quanto mi riguarda trovo graficamente superiore
Super Mario World 2: Yoshi's Island (gioco per Super Nintendo, uscito nel 1994 o 1995, non ricordo esattamente), oppure
The Legend of Zelda: The Wind Waker (Game Cube, 2003), ma anche Killer 7, No More Heroes, Mad World e tanti altri... Questi giochi avevano e hanno stile. Il tipo di animazione, le rifiniture, le dimensioni, i colori e lo stile di una qualsiasi interfaccia di gioco (inventario, barra energia e altri valori, indicazioni a schermo ecc.), sono importantissimi parametri per me nel giudicare una grafica una bella grafica. Invece si tende a sminuire questi fattori per me essenziali in favore del fotorealismo. Sulla parte del discorso dove si parla invece del fatto che molti acquirenti si lasciano impressionare in primis dalla grafica (intesa quasi esclusivamente come cazzo la intendono loro) e non dal gameplay, mi trovo perfettamente d'accordo!
Sulle mosse commerciali perpetrate dalla Nintendo e poi scopiazzate dalle altre software house (anche se a chiamare la Sony e la Microsoft in questo modo mi viene solo che da ridere... sarebbe più giusto chiamarle "hardware house", o semplici produttori... perchè di sviluppo software ce n'è ben poco) non ho tanto da ridire. Il problema, come in ogni ambito dove avviene una "commercializzazione" per far piacere alle masse (esempio lampante la nostra musica) è che l'utente, abituato ad un certo standard, quando tra le varie produzioni iniziano ad essercene parecchie meno vecchia scuola, meno hardcore e molte più del genere "adatto a tutti" (donne adulte, anziani, bambini) tende a focalizzare la propria attenzione
solo ed esclusivamente su queste, prendendole come modello di riferimento quasi unico, e inizia a fare il vissuto e l'esperto del momento, quando in verità è molto stupido accanirsi in questo modo, perchè non ci si accorge semplicemente che questo tipo di produzioni più open non stanno
sostituendo le produzioni più classiche, ma le stanno semplicemente
affiancando in maggior numero rispetto a poco tempo fa. Se torniamo indietro di 30 anni fa, per esempio, il problema era esattamente l'opposto. Il mercato era in via di sviluppo e il genere di attività e target dello stesso non erano ben definiti, perciò i giochi uscivano ostici a morire. Col tempo tutto si è riequilibrato, e lentamente si è giunti fino ad oggi, dove il gourmet può scegliersi i suoi titoli di classe e giocarseli da sano vecchio hardcore gamer, ma in più abbiamo che adesso, per fare vari esempi, anche una ragazza può divertirsi con giochi di fitness o di moda, un genitore può divertirsi con i propri figli piccoli con mini giochi sportivi e party game mordi-e-fuggi, un anziano può risolvere giochi di enigmistica in maniera completamente differente da prima, meno ingombrante e in maggior numero. Semplicemente bisogna vedere la situazione dal punto di vista giusto: non si stanno chiudendo delle vie in favore di altre, semplicemente se ne stanno aprendo molte altre di nuove e basta. E io non ci vedo nulla di male. Se Wii Fit e Wi Party, per esempio, mi fanno cagare, semplicemente non me li inculo di striscio, non me li compro e sti gran cazzi, ma se un certo tipo di utenza si diverte e grazie ad essi si apre al mondo dei videogiochi, a me perchè dovrebbe dispiacere? Io gioco fin da quando ho 5 anni, e ho iniziato con giochi come il primo
Batman e
The Legend of Zelda: Link's Awakening per Game Boy, passando per
Killer Instinct e
Super Mario World per Super Nintendo (che non sono propriamente dei giochi per tutti), arrivando fino ad oggi ne ho pure recuperati dozzine di antecedenti al periodo in cui per me era possibile giocare, e sono arrivato a
possederne,
giocarne e
finirne (e sottolineo
giocarne e finirne) oltre mezzo migliaio, e tra questi vi sono ovviamente tutti i tipi possibile di gioco, anche estremamente hardcore. Il punto della questione è questo: la mole e la qualità di giochi che posso permettermi di comprare per vincoli di denaro, e di giocare approfonditamente per vincoli di tempo, (trascurando e facendo eccezione ovviamente per le accresciute circostanze di mancanza di tempo per gli impegni sopraggiunti con "l'età adulta", il lavoro ecc.) non sono di certo diminuite col tempo, è tutta questione di orientarsi e saper scegliere, e per un giocatore con molta esperienza e passione alle spalle è una cosa completamente naturale. La mia Wii è tramontata in favore della WiiU con
The Legend of Zelda: Skyward Sword, gioco che si apre con una modalità e un gameplay più soft rispetto ai precedenti capitoli della serie, ma che se approfondito e giocato fino in fondo in tutte le sue modalità (compresa ad esempio quella "eroe" dove i nemici infliggono il doppio dei danni, la resistenza ai colpi accidentali e dei nemici viene decrementata dello 0,5 e non esiste possibilità di curarsi durante gli spostamenti, oppure la modalità Boss Rush, dove si affrontano tutti i boss in sequenza senza potersi curare e che è essenziale per sbloccare tutti i contenuti del gioco) si rivela un gioco vecchia maniera bello tosto e ben calibrato per portare il livello di sfida e di coinvolgimento a livelli ottimali. Il mio acquisto della WiiU è stato accompagnato da New Super Mario Bros. U, che al di là di modalità multiplayer varie, se affrontato in singolo si rivela un capolavoro di gameplay e level design come rari ne ho visti in questi ultimi anni: la sfida è alta fin da subito e ci sono tante trovate in stile Super Mario World e Super Mario Bros.3. Gli ultimi giochi per 3DS che ho acquistato e giocato sono Cave Story 3D (100% hardcore old school... zero indicazioni, zero riferimenti e difficoltà estrema: provate la versione gratuita per pc fino in fondo e mi direte...), Il Professor Layton e La Maschera dei Miracoli (certamente qualcosa di meno classico e più atipico, ma rimane un gioco dove in un contesto grafico, una trama e un'ambientazione deliziosi sono implementati magistralmente una serie di enigmi tra cui alcuni che sono, proposti ovviamente in chiave diversa, riconducibili a dei test d'ingresso universitari per la facoltà di ingegneria informatica), l'ultimo gioco per DS invece è stato Pokèmon versione Bianca 2 (e se veniamo a discutere del gameplay duro e la complessità di Pokèmon davvero non ci stiamo capendo niente... qualora aveste giocato o provato gli ultimi titoli vi rendereste conto della qualità del coinvolgimento e dello splendido procedere di pari passo con una complessità e profondità fuori dal comune). Tutto questo per fare esempi recenti, ma anche dal lancio del Wii non mi sono mai trovato a bocca asciutta, oltre a tutti i classici Nintendo ho potuto giocare anche a titoli come No More Heroes, Mad World, o i vari capitoli di Castlevania... insomma, ho sempre trovato pane per i miei denti, anche se parallelamente all'uscita di titoli più open e per casual gamer. Bisogna sapersi orientare, tutto qua... non si sta verificando qualcosa di irrimediabile, dal mio punto di vista ci sono ancora i giochi, il livello di coinvolgimento e di sfida di una volta, e non solo, ci sono anche con nuove ed innovative proposte di gameplay. Il fatto che parallelamente stia uscendo sempre di più una carovana di giochi per casual gamer e per famiglie a me non da fastidio, non sono costretto a giocarci e il fatto che però altre persone possano divertirsi con questo genere di giochi non mi può di certo dispiacere. Le mosse commerciali sono delle furbate, ma se tutti in un modo o nell'altro continuano a divertirsi, cosa c'è di male? Evviva la Nintendo, evviva Gesù bambino! Se per giochi new gen si intende i titoli open, comunque, sono d'accordo che sono brutti. Se si intende l'intero parco giochi di ogni macchina esistente attualmente, quindi tutti i giochi di questa generazione, allora non c'è niente di più falso.