Stagione 2010 - Le new entry sono in ritardo "giustificato"
Inviato: 09/02/2010, 22:15
Problemi tecnici o economici, pura strategia o politica: le new entry che dovevano rivoluzionare il Circus stentano. Per Campos Meta e US F1 la possibilità, quasi certezza, di dover saltare i primi tre GP. Il "Patto della Concordia" lo permette ma i dubbi sono e rimangono tanti. Troppi...
È ciò che rimane dell'era Max Mosley. Le new entry che dovevano cambiare gli equilibri, secondo qualcuno addirittura stravolgerli. I nuovi budget legati all'intelligenza di pochi contro lo strapotere dei soliti ricchi. Da qui tutto il triste spettacolo che conosciamo fin troppo bene. Ciò che rimane dell'era Mosley: Campos e US F1, due team nuovi, freschi e giovani. Dovevano partire dal Barhein, partiranno, forse, dalla Cina. Un mese di ritardo che trasforma queste new entry rivoluzionarie in qualcosa di troppo simile a vecchi siparietti visti e rivisti. Ma andiamo con ordine...
La spagnola Campos Meta Scuderia gestita dall'ex pilota Adrian Campos e protagonista di uno dei colpi a sorpresa del mercato piloti: Bruno Senna. Un nome tanto importante e affascinante da far sparire la realtà delle cose. Bruno Senna al volante ma non si sa da quando. Soldi, tanti soldi dagli sponsor che a quanto pare non bastano. Ma il caso della Campos è abbastanza ambiguo: la monoposto c'è. Il pilota di punta anche. Il problema sarebbe un mancato pagamento alla Dallara (la Campos nasce proprio dalle ceneri del costruttore emiliano). Secondo indiscrezioni sarebbero meno di quattro milioni di euro la seconda rata non pagata. Possibile? A quanto pare si ma è strano anche l'inserimento nella trattativa della Stefan GP. L'ultimo giorno valido per l'acquisto totale è domani, 10 febbraio, in caso contrario Dallara sarà libero di dare tutto a Zoran Stefanovic. Ripetiamo, possibile? E qui entra in scena un altro tassello del complicato puzzle. Il cosiddetto Patto della Concordia che permette ai team di poter saltare 3 Gp nella stagione iridata. Questo sarebbe il mese di permesso del team Campos. E se si trattasse di pura strategia? O meglio, un mese, tre Gran Premi per valutare la situazione e lavorare a nuove soluzioni. O forse solo un grande teatrino per consegnare tutto nelle mani proprio di mister Stefanovic (con il ritorno di Ralph Schumacher in Formula Uno).
I dubbi americani Storia diversa quella della US F1. Il presidente Windsor promette di stare nei tempi ma intanto sono poche le notizie che arrivano dall'America. Sicuro il giro politico per la guida della monoposto: c'è la firma di Lopez che con il sostegno di tutto un paese, l'Argentina, si dice pronto a partire dal Bahrein. Windsor parla di un semplice problema burocratico e lancia messaggi di sfida poco attendibili agli avversari da domani impegnati nella secoda sessione di test prestagionali. US F1 che non ha fatto neanche un giro e lamenta ritardi di progettazione al limite del ritiro. Nessun problema e noi vogliamo credere alla parola del grande capo. Vedremo tra poche settimane quello che succederà.
L'unica cosa certa è che quel che rimane dai fattacci del 2009 continuano a fare brutta notizia. Giri non proprio chiari e misteri che avvolgono un Circus che promette spettacolo in una nebbia di Formula Caos che tutti vorrebbero cancellare. Le figlie di Mosley si presentano all'appuntamento come assenti giustificate. Ritardi e dubbi che lasciano perplessi e che, diciamo la verità, hanno decisamente stancato i grandi appassionati di Formula Uno. Un nuovo capitolo si è aperto o sta scrivendo solo gli ultimi versi. L'importante è che si chiuda.
Andrea Prete / Eurosport
ebbeh...dalla campos meta avevo qualche dubbio, visto che avevo fatto domanda di assunzione mesi fa e la loro risposta e' stata che stavano limitando il personale...
per il resto vedremo nei prossimi giorni...
È ciò che rimane dell'era Max Mosley. Le new entry che dovevano cambiare gli equilibri, secondo qualcuno addirittura stravolgerli. I nuovi budget legati all'intelligenza di pochi contro lo strapotere dei soliti ricchi. Da qui tutto il triste spettacolo che conosciamo fin troppo bene. Ciò che rimane dell'era Mosley: Campos e US F1, due team nuovi, freschi e giovani. Dovevano partire dal Barhein, partiranno, forse, dalla Cina. Un mese di ritardo che trasforma queste new entry rivoluzionarie in qualcosa di troppo simile a vecchi siparietti visti e rivisti. Ma andiamo con ordine...
La spagnola Campos Meta Scuderia gestita dall'ex pilota Adrian Campos e protagonista di uno dei colpi a sorpresa del mercato piloti: Bruno Senna. Un nome tanto importante e affascinante da far sparire la realtà delle cose. Bruno Senna al volante ma non si sa da quando. Soldi, tanti soldi dagli sponsor che a quanto pare non bastano. Ma il caso della Campos è abbastanza ambiguo: la monoposto c'è. Il pilota di punta anche. Il problema sarebbe un mancato pagamento alla Dallara (la Campos nasce proprio dalle ceneri del costruttore emiliano). Secondo indiscrezioni sarebbero meno di quattro milioni di euro la seconda rata non pagata. Possibile? A quanto pare si ma è strano anche l'inserimento nella trattativa della Stefan GP. L'ultimo giorno valido per l'acquisto totale è domani, 10 febbraio, in caso contrario Dallara sarà libero di dare tutto a Zoran Stefanovic. Ripetiamo, possibile? E qui entra in scena un altro tassello del complicato puzzle. Il cosiddetto Patto della Concordia che permette ai team di poter saltare 3 Gp nella stagione iridata. Questo sarebbe il mese di permesso del team Campos. E se si trattasse di pura strategia? O meglio, un mese, tre Gran Premi per valutare la situazione e lavorare a nuove soluzioni. O forse solo un grande teatrino per consegnare tutto nelle mani proprio di mister Stefanovic (con il ritorno di Ralph Schumacher in Formula Uno).
I dubbi americani Storia diversa quella della US F1. Il presidente Windsor promette di stare nei tempi ma intanto sono poche le notizie che arrivano dall'America. Sicuro il giro politico per la guida della monoposto: c'è la firma di Lopez che con il sostegno di tutto un paese, l'Argentina, si dice pronto a partire dal Bahrein. Windsor parla di un semplice problema burocratico e lancia messaggi di sfida poco attendibili agli avversari da domani impegnati nella secoda sessione di test prestagionali. US F1 che non ha fatto neanche un giro e lamenta ritardi di progettazione al limite del ritiro. Nessun problema e noi vogliamo credere alla parola del grande capo. Vedremo tra poche settimane quello che succederà.
L'unica cosa certa è che quel che rimane dai fattacci del 2009 continuano a fare brutta notizia. Giri non proprio chiari e misteri che avvolgono un Circus che promette spettacolo in una nebbia di Formula Caos che tutti vorrebbero cancellare. Le figlie di Mosley si presentano all'appuntamento come assenti giustificate. Ritardi e dubbi che lasciano perplessi e che, diciamo la verità, hanno decisamente stancato i grandi appassionati di Formula Uno. Un nuovo capitolo si è aperto o sta scrivendo solo gli ultimi versi. L'importante è che si chiuda.
Andrea Prete / Eurosport
ebbeh...dalla campos meta avevo qualche dubbio, visto che avevo fatto domanda di assunzione mesi fa e la loro risposta e' stata che stavano limitando il personale...
per il resto vedremo nei prossimi giorni...