Breve guida alla musica Hardcore: origini, stili, influenze
Inviato: 28/04/2009, 15:40
Breve guida alla musica Hardcore: origini, stili, influenze
PREMESSA
Ho creato questa guida contenente la breve storia dell'Hardcore, e tutti i principali sottogeneri e derivati, per chiunque fosse nuovo dell'ambiente o semplicemente volesse conoscere qualcosa di più.
Vi invito a non prendere questa piccola guida come oro colato, ma ho cercato di essere il più obiettivo ed esaustivo possibile.
Per quanto riguarda le origini dell'hardcore molte sono le divergenze a riguardo. Ho cercato di selezionare le fonti che personalmente in base alla mia cultura musicale mi parevano più attendibili.
Purtroppo dire tutto quello che ci sarebbe da dire rasenta l'impossibile.
Se ci fosse qualche consiglio per rendere questa guida più completa vi invito a collaborare senza esitazione.
STORIA DELL'HARDCORE OLANDESE
La nascita della musica Hardcore come genere autonomo viene genericamente fatta risalire a Rotterdam sull'inizio degli anni '90 da parte di artisti come Paul Elstak, Richard van Naamen, Rob Fabrie, Danny Scholte, Maurice Steenbergen (la prima traccia ufficialmente hardcore è in genere considerata Poing dei Rotterdam Termination Source), anche se altri ritengono il sound techno industriale del tedesco Marc Acardipane il vero precursore del genere.
Già si potevano riscontrare sonorità di questo tipo in molti brani techno a partire dalla fine degli anni '80 soprattutto in Germania, Belgio ma anche in Italia oltre che Olanda (si veda appunto Acardipane a Francoforte, ma anche Digital Boy in Italia) che oggi vengono definiti "Old School Hardcore", ma che raramente raggiungevano una propria identità come genere musicale o come sottocultura, e venivano più spesso visti come uno stile della techno.
Questi artisti lavorando su dei campionatori, dalla originaria techno degli anni '90 del periodo dello "zanzarismo" hanno cominciato ad ottenere le prime casse distorte inizialmente quasi per errore.
Gabber in olandese, anzi in un dialetto amsterdamese/yiddish, vuol dire compagno, amico, fratello e tutti i ragazzi che ascoltavano questa musica si salutavano con il saluto "Hoi gabber".
Voci al limite della leggenda vogliono che questa usanza sia nata quasi per scherzo dopo che un ragazzo appassionato di Hardcore sia stato allontanato da una discoteca che per quella serata prevedeva abbigliamento elegante: "mi spiace fratello, tu non puoi entrare!".
In questo periodo molti tifosi del Feyenoord, la principale squadra di calcio di Rotterdam oltre allo Sparta, con le loro teste rasate erano noti amare questa musica. Prima delle partite contro l'Ajax (acerrima "nemica" di sempre con cui vengono ogni volta fuori dei veri e propri derby data la famosa rivalita' tra Amsterdam e Rotterdam che possiamo considerare come da noi tipo Bergamo-Brescia) la maggior parte dei tifosi del Feyenoord gridavano: "Amsterdam, waar lech dat dan?" ovvero "Amsterdam? dove cazzo sta?" Il piccolo negozio di dischi Midtown a Nieuwe Binnenweg a Rotterdam (tutt'ora esistente e molto piu' grande) era l'unico posto dove acquistare la musica gabber. Mentre una radio locale a Rotterdam (Stads Radio Rotterdam) cominciò a trasmettere il primo programma hardcore: Turbulentie. Il Parkzicht di Rotterdam si puo' definire come il vero e primissimo locale gabber nel mondo. Le tracce più famose di questo periodo erano "Alles naar de klote","Amsterdam, waar lecht dat dan?", "Rotterdam, ech wel" e tracce di Holy Noise (Dj Paul e Dj Waxweazle adesso noto come Headbanger) e più tardi da DJ Hooligan. Tracce di Euromasters "Alles naar de klote" (tutto e andato di merda) e Holy Noise "The Nightmare" era arrivate in cima a tutte le charts. Non a caso si cominciavano ad organizzare proprio grazie a Dj Paul i "Nightmares in Rotterdam" e i primi "Megarave".
La musica gabber diveniva molto popolare, specialmente a Rotterdam. In quel periodo la gabber era riferita principalmente con i tifosi di calcio ed era categorizzata dai mass-media come un ballo degli hooligans. Dopo questo periodo iniziale la musica gabber è divenuta più che un genere musicale, un vero e proprio stile di vita, creando attorno a se una ben definita sottocultura giovanile, anche se per molto tempo diffusa solo nell'area di Rotterdam.
Successivamente la musica gabber divenne più popolare anche fuori Rotterdam. The Hague (L'Aia) Dordrecht (dove fu fondata la Ruffneck dal gruppo XSV) fu una delle prime città ad affermarsi dopo Rotterdam. La vita notturna di Amsterdam fino a quel momento era principalmente Mellow, ovvero "dolce" (in Olanda viene definito Mellow tutto quello che non è hardcore secondo un punto di vista gabber), benché la ID&T altra famosissima label organizzatrice dei Thunderdome fosse sita nei pressi di Amsterdam ovvero Wormerveer.
I Dj di Rotterdam e di Den Haag diffondevano la musica gabber e il suo stile di vita in tutta l'Olanda. DJ Paul fondò la Rotterdam records, storica etichetta discografica hardcore, e fu il primo ad usare la parola "gabber" sul retro di un disco (il Rotterdam records 01) dove si trova scritto "Be proud 2 be a gabber".
Molto più tardi Dj Paul produsse dischi un po' più facili all'ascolto delle persone fuori dal mondo dell'Hardcore, più melodici, perché da fenomeno "underground" questa musica stava diventando di massa. E' in questo periodo che si sviluppa l'Happy Hardcore.
Intorno al 1994 alcuni Dj olandesi cominciarono ad organizzare serate in Germania, come risultato di questo essi vennero influenzati dalla musica tedesca dei rave, soprattutto nella zona di Francoforte dove dominava un certo Marc Acardipane, contendente il primato di "inventore dell'hardcore" assieme a Paul, con la sua etichetta P.C.P. ovvero Planet Core Productions ora trasferita ad Amburgo.
Successivamente dall'early hardcore nacquero altri differenti stili: hardcore main style, happy hardcore, industrial, terror, speedcore e altri sottogeneri dalle più svariate influenze in base anche al contesto geografico in cui si sono sviluppati.
Attualmente l'hardcore è diffusa in tutto il mondo: in Spagna ed Inghilterra i filoni più seguiti sono quello happy (Evolution Records); in Italia e nord Europa quello più tipicamente "mainstream" (Enzyme, Masters of Hardcore, Traxtorm, Neophyte Records etc.); in Francia l'hardcore ha teso a fondersi con la cultura del "rave party", dando vita a generi come la l'Hardtek negli anni '90 e la Frenchcore all'inizio XXI secolo (Audiogenic); negli Stati Uniti, si è sviluppata soprattutto a Detroit, che fu già la culla della Techno nella prima metà degli anni '80 (H2OH, Industrial Strength).
PRINCIPALI SOTTOGENERI E GENERI DERIVATI O INFLUENZATI DALL'HARDCORE
in ordine di apparizione cronologica.
Le voci interamente in blu scuro sono i sottogeneri non "ufficiali" o scarsamente affermati.
Per ogni stile sono riportati alcuni artisti (Dj e/o produttori) come esempio, cercando di variare il più possibile nello spazio e nel tempo per dare un'idea il più possibilmente ampia.
Old school
Suono techno a cavallo tra il 1980 e il 1990. Le sonorità erano "povere" anche se tuttavia i vari stili e generi moderni Hardcore sono derivati da questo tipo di musica (130/140 BPM al massimo). La moderna Jumpstyle e Hardstyle non è altro che modifica radicale all'old school: basta ascoltare un moderno brano jump, e (per esempio) la vecchia traccia Face down, ass up di DJ Isaac (questo artista ora produce a tutti gli effetti hardstyle e jumpstyle). Si nota che le sonorità sono praticamente identiche!
Alcuni artisti: Marc Acardipane, Rotterdam Termination Source, Isaac
Old Style
Hardcore storica prodotta fra il '93 e il '98. Casse 909 generalmente dritte e poco distorte, melodie semplici ed orecchiabili con suoni ronzanti sono le caratteristiche principali. E' uno stile dalle molteplici sfaccettature, da un lato tracce molto spinte ed energiche (che si avvicinano alla "Terror" o all'"Industrial"), dall'altro tracce più lente ed orecchiabili talvolta con influenze progressive (160/200 BPM).
Alcuni artisti: Party Animals, G-Town Madness, Stunned Guys, Neophyte, Darien Kelly, Euromasters, Diss Reaction, 3 Steps Ahead, Bodylotion, Lenny Dee
Happy Hardcore
Genere veloce e allegro che presenta spesso voci accelerate e pianoforti. Se a tratti si esprime in modo superficiale e "demenziale" in altri casi invece emerge con vocal e melodie di tutto rispetto (180/200 BPM).
Nasce in America negli anni '90, ma trova fortuna anche in Spagna (dove è conosciuta come "Makina" ) e soprattutto in Inghilterra ("UK Hardcore" ), dove diviene il sottogenere dell'Hardcore più seguito. In realtà è da considerare che si tratta di un genere molto variegato, che ha diverse sfumature a seconda dell'area geografica: il sound inglese ricorda spesso le sonorità "Dance, quello spagnolo presenta suoni ed accorgimenti stilistici tipici della Techno e della Progressive (si veda talvolta l'uso del basso in terzine e non al levare in 4/4), l'Happy Hardcore olandese è ancora differente, spesso allegra, e talvolta si ricollega all'Old Style.
Alcuni artisti: Neophyte, Bodylotion, Buzz Fuzz, Luna C, Scott Brown, Darren Styles, Breeze, Brisk, Ham, Re-coon, Hixxy, Xavi Metralla, Critical Mass, 4 Tune Fairytales, Brothers in Crime, Dune, Charly Lownoise & Mental Theo, Mark Oh
Artcore
Sottogenere dell'Oldstyle ideato da Ruffneck. Caratterizzato da grande presenza di breakbeat e melodie juno (180 BPM).
Alcuni artisti: Ruffneck, The Twins Artcore, Wedlock, Nosferatu, Knight Vision, Predator, Vanugenth The 5th, Juggernaut
Hardtekno
Nasce negli anni '90, ed è caratterizzata da loop di voci campionate e distorte e composta da casse monotone e scure. E' la musica che più domina la scena rave di oggi. Spesso vengono anche usate melodie simili a quelle dei primi videogame come suoni e struttura. Spesso si abbandona lo stile gabber per creare quello squatter o punkabbestia, finendo in un genere più underground (dato che la si può ascoltare quasi esclusivamente ai rave) ed illegale. "Facile" da comporre con drum machine o computer e "facile" da mixare con giradischi, essendo caratterizzata da un sound minimale e lineare. Tradizionalmente prodotta in Francia, si è diffusa un po' in tutta Europa grazie ai rave. Da non confondersi con l'Hard Techno. (160/200 BPM).
Alcuni artisti: Narkotek, Nonem, Trakkass, Floxytek, Metek, Fky, Teknambul, Gotek, Roms
Nu Style
In passato, dal 1999 al 2001, era chiamata New Style. È un genere più "hard" rispetto all'Hardcore "happy", ma più lenta e ritmata. La Nu Style è caratterizzata da melodie e semplici sonorità, altamente ballabili. I BPM variano dai 140 ai 160. Oggi è preferibile chiamarla Nu-Style dato che il termine new viene utilizzato da molti per indicare la nuova Hardcore, (prodotta dal 2000 in poi) che oggi ha in toto sostituito completamente l'Hardcore Oldstyle e la vecchia Hardcore Nu-Style, infatti è una sorta di "compromesso" tra i due stili; in questa lista si trova alla voce Main style (Stile Hardcore principale). Ormai la musica Hardcore Nu-style non viene più prodotta, la sua erede ufficiale è il genere musicale Jumpstyle.
Alcuni artisti: Da Tekno Warrior, Mark V, Poogie Bear, Bassdrum Project, The Dark Raver
Classixx
Nominativo usato per indicare i maggiori successi della musica Old-School/Style (140/200 BPM).
Alcuni artisti: Darien Kelly, Rotterdam Termination Source
Gloomcore
Sottogenere dell'Oldstyle ideato dalla casa discografica PCP e dal Dj tedesco Marc Acardipane. Ritmo lento, suoni e melodie cupe. La cassa è spesso secca e non eccessivamente distorta. A volte viene suonata ad inizio di un set dark o industriale, ma comunque è un genere estremamente marginale, quasi del tutto scomparso a parte qualche label. (150/160 BPM).
Alcuni artisti: Manu le Malin, Dr. Macabre, Marc Acardipane
Gabber
Nominativo usato talvolta per indicare quella parte della musica Old Stylecaratterizzata da un suono particolarmente veloce ed aggressivo. Talvolta melodica. Ha in alcuni casi gettato le basi per l'Hardcore Industrial e la Terror. (190/210 BPM).
Alcuni artisti: Shadowland Terrorists, 3-Steps Ahead, Lenny Dee, Jappo & Lancinhouse, Piccolo Kimico, Omar Santana, Micropoint, Walter One, Jassi James
Main style
Genere moderno predominante sviluppatosi all'inizio del XXI secolo, chiamato da molti semplicemente Hardcore, caratterizzato dalla grande durezza dei suoni. Estesi pezzi di cassa e intermezzi molto curati. Generalmente impostata su melodie molto curate e vocal ritmati e hip-hop (165/190 BPM).
Alcuni artisti: The Stunned Guys, Endymion, Neophyte, Tha Playah, Art of Fighters, Ophidian, Omar Santana, Amnesys, Alien T
Industrial
Hardcore sperimentale ballabile e con pochissimi accenni melodici. Sonorità ricercate e particolari basate soprattutto su giochi di cassa (180/250 BPM). In realtà l'Industrial è nato come un genere a parte, le cui sonorità si sono evolute velocemente e sebbene recentemente alcuni esperimenti l'abbiano portata vicino all'Hardcore, rimane comunque un genere derivante dal Rock. Altre influenze (non Hardcore) hanno portato il genere a toccare il Goth e il Dark, oltre che il Metal e il Post-Punk, rendendolo uno stile comune a molti generi musicali. Uno dei sottogeneri hardcore più diffusi si è sviluppato in Gran Bretagna, cassa dura ed elevatissimo uso di breaks, tricks di cassa e stop and go, oltre alle percussioni molto ritmate, si trovano spesso vocal hip-hop e suoni d'atmosfera. Molto differente l'Hardcore industriale vicina alla corrente Francese, Tedesca e Russa, che prevede una cassa più gonfia e distorta, suoni ritmici, distorti e meccanici che negli ultimi anni l'hanno avvicinata molto alla Frenchcore.
Alcuni artisti: Micropoint, The Speed Freak, Hellfish, The Producer, Angerfist, Unexist, Cardiak
Terror
Genere estremo ma, in genere secondo comunque alla speedcore. L'estremità qui viene accentuata soprattutto dalle sonorità spesso macabre e distorte. Spesso La Terror si avvicina per sonorità come vocal scream o growl, riff di chitarra, ritmica estrema ed incalzante, a generi estremi del rock come il Grind ed il Gore Metal. Ampio uso del compressore su loop di vocal e suoni. Inizialmente affine alla gabber, superarva raramente i 230 battiti al minuto ma si è estremizzata con il tempo. Velocità variabile ma solitamente elevata (240/300 BPM).
Alcuni artisti: The Destroyer, DJ Skinhead, Noisekick, Drokz, Akira, David lagon
Frenchcore
Genere veloce e ritmato proposto soprattutto in Francia. E' caratterizzato da sonorità "da rave" basate particolarmente sulla ritmica piuttosto che sulla melodia, per molti versi può risultare simile all'hardtek. Può avere influenze Industrial. I vocal sono spesso hip hop. (190/240BPM).
Alcuni artisti: Radium, The Sickest Squad, Micropoint, Roms, The Speedfreak, Liquid Blasted, Androgyn Network, Mastermind, D.O.M.
Speedcore
Il genere più estremo, sviluppatosi inizialmente in Germania intorno al 2000, dotato di una grande durezza è di una velocità estrema. Sonorità semplicissime e devastanti riprese dall'hardcore classica come scream, cassa secca (una cassa più dinamica non potrebbe suonare a quelle velocità), suoni distorti e grande uso di loop. (300/3600 BPM).
Alcuni artisti: Frazzbass, Rotello, Noizefucker, Noisekick, Drokz, Komprex
Trashcore
A metà tra Speecore e Gabber, casse meno dominanti, piatti e clapper molto accentuati e sporchi (190/250 BPM). Rumori particolarmente distorti e fastidiosi, caratterizzati da un effetto generico di "scarsa qualità". The Destroyer tutt'ora usa un Amiga 500 per creare i suoni migliori.
Alcuni artisti: The Destroyer, Ron D Core, Nasenbluten
Darkcore
Sottogenere dell'Hardcore Mainstyle cupo, lento ed in certi casi melodico. Casse distorte ed urlanti, grande uso di vocal misteriosi campionati da film (in genere thriller e horror). Date queste sonorità, è il diretto derivato della gloom core, alla quale sono state aggiunte molte influenze dalla musica industriale. La ritmica è spesso terzinata (150/170 BPM).
Alcuni artisti: Ophidian, Nosferatu, Enzyme X, The Outside Agency
New Industrial
Compromesso tra Industrial e Darkcore, suoni macchinosi tuttavia più lenti rispetto all'Industrial ma più puliti rispetto alla Darkcore (150/200 BPM).
Alcuni artisti: Ophidian, Enzyme X, Tieum, Tymon, E-Noid, The Nihilist, Unexist
Hardstyle
Le sonorità Hardstyle, sono una mescolanza tra quella che pochissimi anni prima veniva definita progressive e/o hardtrance, con grosse influenze Hardcore Oldschool. Nasce a Roma, da DJ Vortex, e inizialmente viene catalogata come un derivato della Techno, con una cassa particolarmente marcata e un basso distorto ("cassa romana"). In breve tempo sono molti gli artisti hardcore (in particolare olandesi) che abbracciano e sposano le sonorità di questo nuovo genere musicale, influenzandolo pesantemente, e dandogli il nome che tuttora porta. Cassa lenta e potente, suoni "New Style" maggiormente distorti, talvolta melodie ben curate. (140/160 BPM).
Alcuni artisti: Vortex, Lady Dana, Tatanka, Daniele Mondello, Zany, The Prophet, Duro, Headhunterz
Clowncore
Sottogenere della Darkcore caratterizzato da sonorità trequarteggiate o in terzine, e melodie distorte, semplici e talvolta grottesche (150/170 BPM).
Alcuni artisti: Meccano Twins, Tommyknocker, Mad Dog, Nosferatu
Jumpstyle
Molto simile alla vecchia Oldskool e alla New Style, di fatto ne è il successore. Ha riscosso notevole popolarità nei rave hardcore olandesi nel 2004 e 2005, e ha trovato il maggior numero di adepti in Belgio. (140/150 BPM).
Alcuni artisti: DJ Tony, Genius, Franky Carbone, Da Hustlerz, DJ Ruthless, Vorwerk, Greg C, Lobotomi Inc
Breakcore
Definite così alcune tracce dalle sonorità New Industrial caratterizzate da pochissima presenza di "cassa dritta" e grande quantità di break beat. Forti le influenze dalla D&B soprattutto nelle pause. Molto sviluppata specie sul web, con compilation online e net-label, che comunque spaziano molto come sonorità e sono difficilmente etichettabili. Ricordo che la vera è propria Breakcore è in realtà un genere a se stante che poco ha a che vedere con l'Hardcore. (150/190 BPM).
Alcuni artisti: Ancronix, Deejay Fox
New Frenchcore
Per distinguerla dalla sua versione "classica", sono solito definire in questo modo il sottogenere della Frenchcore più lento, ritmato e sperimentale in modo da creare un parallelismo con la New Industrial.
Non vorrei creare confusione definendo troppi sottogeneri, dato che si tratta di uno stile che conta ancora ben poche produzioni. La mia intenzione è quella di mettere in guardia coloro che lo prendono erroneamente come uno standard della Frenchcore, quando in realtà si tratta di uno stile decisamente diverso. Il suono della cassa particolarmente pieno e potente, è' più simile alla Main Style per struttura. In alcuni casi può avere melodie curate e ricercate tipiche della Main Style. Date le sue numerose variazioni dalla Frenchcore delle origini ed il suo carattere controverso, è più facile ascoltarla nelle serate Main, piuttosto che in quelle Frenchcore e Industrial. (140/200 BPM).
Alcuni artisti: Radium, Angerfist, Hunterwolf, Lenny Dee, Randy, The Sickest Squad, The Nihilist
Schranz
Talvolta definita erroneamente anche Hard Techno (in realtà l'Hard Techno è un genere a se stante, da non confondere con l'Hardtekno) è uno stile di origine tedesca, l'attuale scena underground ha contaminazioni Industrial. Raramente si trova suonata in club in Italia, più spesso è invece proposta in club tedeschi, svizzeri, spagnoli o dell' Europa dell'Est (Slovenia, Polonia e Ungheria in primis ma anche Ucraina e Bulgaria). La Schranz si differenzia in alcuni casi nella struttura ritmica, rispetto alla techno, formata in 4/4; infatti accade molto spesso che le misure siano divise in terzine o addirittura cinquine e che queste non mantengano un ordine preciso nella stesura dei loop. (150/170 BPM).
Alcuni artisti: Pet Duo, Umek, Chris Liebing, Robert Natus, Sven Wittekind, Felix Krocher, Arkus P, Rush
Extratone
Nominativo utilizzato per definire la corrente più estrema e sperimentale della Speedcore. Si tratta quasi esclusivamente di pura sperimentazione sonora, dal momento che una velocità così vicina al più elevato concetto di BPM concepibile in natura tende ad appiattire ogni aspetto ritmico del brano. (1000/3600 BPM).
Alcuni artisti: Nihil Fist, Daisy Cutter, Kurwastyle Project, Pulemet, Mr. Q8, Heptotrocitron, Distorded Output, BAAL, Egnal Ramd, Evil of Pain, Okcid, The Quotes, PowerNoize
CREDITS
principali fonti
http://it.wikipedia.org/
http://www.discogs.com/
http://www.gabberplanet.it/
written by Hunterwolf - http://www.paranoiax.com/hunterwolf/
PREMESSA
Ho creato questa guida contenente la breve storia dell'Hardcore, e tutti i principali sottogeneri e derivati, per chiunque fosse nuovo dell'ambiente o semplicemente volesse conoscere qualcosa di più.
Vi invito a non prendere questa piccola guida come oro colato, ma ho cercato di essere il più obiettivo ed esaustivo possibile.
Per quanto riguarda le origini dell'hardcore molte sono le divergenze a riguardo. Ho cercato di selezionare le fonti che personalmente in base alla mia cultura musicale mi parevano più attendibili.
Purtroppo dire tutto quello che ci sarebbe da dire rasenta l'impossibile.
Se ci fosse qualche consiglio per rendere questa guida più completa vi invito a collaborare senza esitazione.
STORIA DELL'HARDCORE OLANDESE
La nascita della musica Hardcore come genere autonomo viene genericamente fatta risalire a Rotterdam sull'inizio degli anni '90 da parte di artisti come Paul Elstak, Richard van Naamen, Rob Fabrie, Danny Scholte, Maurice Steenbergen (la prima traccia ufficialmente hardcore è in genere considerata Poing dei Rotterdam Termination Source), anche se altri ritengono il sound techno industriale del tedesco Marc Acardipane il vero precursore del genere.
Già si potevano riscontrare sonorità di questo tipo in molti brani techno a partire dalla fine degli anni '80 soprattutto in Germania, Belgio ma anche in Italia oltre che Olanda (si veda appunto Acardipane a Francoforte, ma anche Digital Boy in Italia) che oggi vengono definiti "Old School Hardcore", ma che raramente raggiungevano una propria identità come genere musicale o come sottocultura, e venivano più spesso visti come uno stile della techno.
Questi artisti lavorando su dei campionatori, dalla originaria techno degli anni '90 del periodo dello "zanzarismo" hanno cominciato ad ottenere le prime casse distorte inizialmente quasi per errore.
Gabber in olandese, anzi in un dialetto amsterdamese/yiddish, vuol dire compagno, amico, fratello e tutti i ragazzi che ascoltavano questa musica si salutavano con il saluto "Hoi gabber".
Voci al limite della leggenda vogliono che questa usanza sia nata quasi per scherzo dopo che un ragazzo appassionato di Hardcore sia stato allontanato da una discoteca che per quella serata prevedeva abbigliamento elegante: "mi spiace fratello, tu non puoi entrare!".
In questo periodo molti tifosi del Feyenoord, la principale squadra di calcio di Rotterdam oltre allo Sparta, con le loro teste rasate erano noti amare questa musica. Prima delle partite contro l'Ajax (acerrima "nemica" di sempre con cui vengono ogni volta fuori dei veri e propri derby data la famosa rivalita' tra Amsterdam e Rotterdam che possiamo considerare come da noi tipo Bergamo-Brescia) la maggior parte dei tifosi del Feyenoord gridavano: "Amsterdam, waar lech dat dan?" ovvero "Amsterdam? dove cazzo sta?" Il piccolo negozio di dischi Midtown a Nieuwe Binnenweg a Rotterdam (tutt'ora esistente e molto piu' grande) era l'unico posto dove acquistare la musica gabber. Mentre una radio locale a Rotterdam (Stads Radio Rotterdam) cominciò a trasmettere il primo programma hardcore: Turbulentie. Il Parkzicht di Rotterdam si puo' definire come il vero e primissimo locale gabber nel mondo. Le tracce più famose di questo periodo erano "Alles naar de klote","Amsterdam, waar lecht dat dan?", "Rotterdam, ech wel" e tracce di Holy Noise (Dj Paul e Dj Waxweazle adesso noto come Headbanger) e più tardi da DJ Hooligan. Tracce di Euromasters "Alles naar de klote" (tutto e andato di merda) e Holy Noise "The Nightmare" era arrivate in cima a tutte le charts. Non a caso si cominciavano ad organizzare proprio grazie a Dj Paul i "Nightmares in Rotterdam" e i primi "Megarave".
La musica gabber diveniva molto popolare, specialmente a Rotterdam. In quel periodo la gabber era riferita principalmente con i tifosi di calcio ed era categorizzata dai mass-media come un ballo degli hooligans. Dopo questo periodo iniziale la musica gabber è divenuta più che un genere musicale, un vero e proprio stile di vita, creando attorno a se una ben definita sottocultura giovanile, anche se per molto tempo diffusa solo nell'area di Rotterdam.
Successivamente la musica gabber divenne più popolare anche fuori Rotterdam. The Hague (L'Aia) Dordrecht (dove fu fondata la Ruffneck dal gruppo XSV) fu una delle prime città ad affermarsi dopo Rotterdam. La vita notturna di Amsterdam fino a quel momento era principalmente Mellow, ovvero "dolce" (in Olanda viene definito Mellow tutto quello che non è hardcore secondo un punto di vista gabber), benché la ID&T altra famosissima label organizzatrice dei Thunderdome fosse sita nei pressi di Amsterdam ovvero Wormerveer.
I Dj di Rotterdam e di Den Haag diffondevano la musica gabber e il suo stile di vita in tutta l'Olanda. DJ Paul fondò la Rotterdam records, storica etichetta discografica hardcore, e fu il primo ad usare la parola "gabber" sul retro di un disco (il Rotterdam records 01) dove si trova scritto "Be proud 2 be a gabber".
Molto più tardi Dj Paul produsse dischi un po' più facili all'ascolto delle persone fuori dal mondo dell'Hardcore, più melodici, perché da fenomeno "underground" questa musica stava diventando di massa. E' in questo periodo che si sviluppa l'Happy Hardcore.
Intorno al 1994 alcuni Dj olandesi cominciarono ad organizzare serate in Germania, come risultato di questo essi vennero influenzati dalla musica tedesca dei rave, soprattutto nella zona di Francoforte dove dominava un certo Marc Acardipane, contendente il primato di "inventore dell'hardcore" assieme a Paul, con la sua etichetta P.C.P. ovvero Planet Core Productions ora trasferita ad Amburgo.
Successivamente dall'early hardcore nacquero altri differenti stili: hardcore main style, happy hardcore, industrial, terror, speedcore e altri sottogeneri dalle più svariate influenze in base anche al contesto geografico in cui si sono sviluppati.
Attualmente l'hardcore è diffusa in tutto il mondo: in Spagna ed Inghilterra i filoni più seguiti sono quello happy (Evolution Records); in Italia e nord Europa quello più tipicamente "mainstream" (Enzyme, Masters of Hardcore, Traxtorm, Neophyte Records etc.); in Francia l'hardcore ha teso a fondersi con la cultura del "rave party", dando vita a generi come la l'Hardtek negli anni '90 e la Frenchcore all'inizio XXI secolo (Audiogenic); negli Stati Uniti, si è sviluppata soprattutto a Detroit, che fu già la culla della Techno nella prima metà degli anni '80 (H2OH, Industrial Strength).
PRINCIPALI SOTTOGENERI E GENERI DERIVATI O INFLUENZATI DALL'HARDCORE
in ordine di apparizione cronologica.
Le voci interamente in blu scuro sono i sottogeneri non "ufficiali" o scarsamente affermati.
Per ogni stile sono riportati alcuni artisti (Dj e/o produttori) come esempio, cercando di variare il più possibile nello spazio e nel tempo per dare un'idea il più possibilmente ampia.
Old school
Suono techno a cavallo tra il 1980 e il 1990. Le sonorità erano "povere" anche se tuttavia i vari stili e generi moderni Hardcore sono derivati da questo tipo di musica (130/140 BPM al massimo). La moderna Jumpstyle e Hardstyle non è altro che modifica radicale all'old school: basta ascoltare un moderno brano jump, e (per esempio) la vecchia traccia Face down, ass up di DJ Isaac (questo artista ora produce a tutti gli effetti hardstyle e jumpstyle). Si nota che le sonorità sono praticamente identiche!
Alcuni artisti: Marc Acardipane, Rotterdam Termination Source, Isaac
Old Style
Hardcore storica prodotta fra il '93 e il '98. Casse 909 generalmente dritte e poco distorte, melodie semplici ed orecchiabili con suoni ronzanti sono le caratteristiche principali. E' uno stile dalle molteplici sfaccettature, da un lato tracce molto spinte ed energiche (che si avvicinano alla "Terror" o all'"Industrial"), dall'altro tracce più lente ed orecchiabili talvolta con influenze progressive (160/200 BPM).
Alcuni artisti: Party Animals, G-Town Madness, Stunned Guys, Neophyte, Darien Kelly, Euromasters, Diss Reaction, 3 Steps Ahead, Bodylotion, Lenny Dee
Happy Hardcore
Genere veloce e allegro che presenta spesso voci accelerate e pianoforti. Se a tratti si esprime in modo superficiale e "demenziale" in altri casi invece emerge con vocal e melodie di tutto rispetto (180/200 BPM).
Nasce in America negli anni '90, ma trova fortuna anche in Spagna (dove è conosciuta come "Makina" ) e soprattutto in Inghilterra ("UK Hardcore" ), dove diviene il sottogenere dell'Hardcore più seguito. In realtà è da considerare che si tratta di un genere molto variegato, che ha diverse sfumature a seconda dell'area geografica: il sound inglese ricorda spesso le sonorità "Dance, quello spagnolo presenta suoni ed accorgimenti stilistici tipici della Techno e della Progressive (si veda talvolta l'uso del basso in terzine e non al levare in 4/4), l'Happy Hardcore olandese è ancora differente, spesso allegra, e talvolta si ricollega all'Old Style.
Alcuni artisti: Neophyte, Bodylotion, Buzz Fuzz, Luna C, Scott Brown, Darren Styles, Breeze, Brisk, Ham, Re-coon, Hixxy, Xavi Metralla, Critical Mass, 4 Tune Fairytales, Brothers in Crime, Dune, Charly Lownoise & Mental Theo, Mark Oh
Artcore
Sottogenere dell'Oldstyle ideato da Ruffneck. Caratterizzato da grande presenza di breakbeat e melodie juno (180 BPM).
Alcuni artisti: Ruffneck, The Twins Artcore, Wedlock, Nosferatu, Knight Vision, Predator, Vanugenth The 5th, Juggernaut
Hardtekno
Nasce negli anni '90, ed è caratterizzata da loop di voci campionate e distorte e composta da casse monotone e scure. E' la musica che più domina la scena rave di oggi. Spesso vengono anche usate melodie simili a quelle dei primi videogame come suoni e struttura. Spesso si abbandona lo stile gabber per creare quello squatter o punkabbestia, finendo in un genere più underground (dato che la si può ascoltare quasi esclusivamente ai rave) ed illegale. "Facile" da comporre con drum machine o computer e "facile" da mixare con giradischi, essendo caratterizzata da un sound minimale e lineare. Tradizionalmente prodotta in Francia, si è diffusa un po' in tutta Europa grazie ai rave. Da non confondersi con l'Hard Techno. (160/200 BPM).
Alcuni artisti: Narkotek, Nonem, Trakkass, Floxytek, Metek, Fky, Teknambul, Gotek, Roms
Nu Style
In passato, dal 1999 al 2001, era chiamata New Style. È un genere più "hard" rispetto all'Hardcore "happy", ma più lenta e ritmata. La Nu Style è caratterizzata da melodie e semplici sonorità, altamente ballabili. I BPM variano dai 140 ai 160. Oggi è preferibile chiamarla Nu-Style dato che il termine new viene utilizzato da molti per indicare la nuova Hardcore, (prodotta dal 2000 in poi) che oggi ha in toto sostituito completamente l'Hardcore Oldstyle e la vecchia Hardcore Nu-Style, infatti è una sorta di "compromesso" tra i due stili; in questa lista si trova alla voce Main style (Stile Hardcore principale). Ormai la musica Hardcore Nu-style non viene più prodotta, la sua erede ufficiale è il genere musicale Jumpstyle.
Alcuni artisti: Da Tekno Warrior, Mark V, Poogie Bear, Bassdrum Project, The Dark Raver
Classixx
Nominativo usato per indicare i maggiori successi della musica Old-School/Style (140/200 BPM).
Alcuni artisti: Darien Kelly, Rotterdam Termination Source
Gloomcore
Sottogenere dell'Oldstyle ideato dalla casa discografica PCP e dal Dj tedesco Marc Acardipane. Ritmo lento, suoni e melodie cupe. La cassa è spesso secca e non eccessivamente distorta. A volte viene suonata ad inizio di un set dark o industriale, ma comunque è un genere estremamente marginale, quasi del tutto scomparso a parte qualche label. (150/160 BPM).
Alcuni artisti: Manu le Malin, Dr. Macabre, Marc Acardipane
Gabber
Nominativo usato talvolta per indicare quella parte della musica Old Stylecaratterizzata da un suono particolarmente veloce ed aggressivo. Talvolta melodica. Ha in alcuni casi gettato le basi per l'Hardcore Industrial e la Terror. (190/210 BPM).
Alcuni artisti: Shadowland Terrorists, 3-Steps Ahead, Lenny Dee, Jappo & Lancinhouse, Piccolo Kimico, Omar Santana, Micropoint, Walter One, Jassi James
Main style
Genere moderno predominante sviluppatosi all'inizio del XXI secolo, chiamato da molti semplicemente Hardcore, caratterizzato dalla grande durezza dei suoni. Estesi pezzi di cassa e intermezzi molto curati. Generalmente impostata su melodie molto curate e vocal ritmati e hip-hop (165/190 BPM).
Alcuni artisti: The Stunned Guys, Endymion, Neophyte, Tha Playah, Art of Fighters, Ophidian, Omar Santana, Amnesys, Alien T
Industrial
Hardcore sperimentale ballabile e con pochissimi accenni melodici. Sonorità ricercate e particolari basate soprattutto su giochi di cassa (180/250 BPM). In realtà l'Industrial è nato come un genere a parte, le cui sonorità si sono evolute velocemente e sebbene recentemente alcuni esperimenti l'abbiano portata vicino all'Hardcore, rimane comunque un genere derivante dal Rock. Altre influenze (non Hardcore) hanno portato il genere a toccare il Goth e il Dark, oltre che il Metal e il Post-Punk, rendendolo uno stile comune a molti generi musicali. Uno dei sottogeneri hardcore più diffusi si è sviluppato in Gran Bretagna, cassa dura ed elevatissimo uso di breaks, tricks di cassa e stop and go, oltre alle percussioni molto ritmate, si trovano spesso vocal hip-hop e suoni d'atmosfera. Molto differente l'Hardcore industriale vicina alla corrente Francese, Tedesca e Russa, che prevede una cassa più gonfia e distorta, suoni ritmici, distorti e meccanici che negli ultimi anni l'hanno avvicinata molto alla Frenchcore.
Alcuni artisti: Micropoint, The Speed Freak, Hellfish, The Producer, Angerfist, Unexist, Cardiak
Terror
Genere estremo ma, in genere secondo comunque alla speedcore. L'estremità qui viene accentuata soprattutto dalle sonorità spesso macabre e distorte. Spesso La Terror si avvicina per sonorità come vocal scream o growl, riff di chitarra, ritmica estrema ed incalzante, a generi estremi del rock come il Grind ed il Gore Metal. Ampio uso del compressore su loop di vocal e suoni. Inizialmente affine alla gabber, superarva raramente i 230 battiti al minuto ma si è estremizzata con il tempo. Velocità variabile ma solitamente elevata (240/300 BPM).
Alcuni artisti: The Destroyer, DJ Skinhead, Noisekick, Drokz, Akira, David lagon
Frenchcore
Genere veloce e ritmato proposto soprattutto in Francia. E' caratterizzato da sonorità "da rave" basate particolarmente sulla ritmica piuttosto che sulla melodia, per molti versi può risultare simile all'hardtek. Può avere influenze Industrial. I vocal sono spesso hip hop. (190/240BPM).
Alcuni artisti: Radium, The Sickest Squad, Micropoint, Roms, The Speedfreak, Liquid Blasted, Androgyn Network, Mastermind, D.O.M.
Speedcore
Il genere più estremo, sviluppatosi inizialmente in Germania intorno al 2000, dotato di una grande durezza è di una velocità estrema. Sonorità semplicissime e devastanti riprese dall'hardcore classica come scream, cassa secca (una cassa più dinamica non potrebbe suonare a quelle velocità), suoni distorti e grande uso di loop. (300/3600 BPM).
Alcuni artisti: Frazzbass, Rotello, Noizefucker, Noisekick, Drokz, Komprex
Trashcore
A metà tra Speecore e Gabber, casse meno dominanti, piatti e clapper molto accentuati e sporchi (190/250 BPM). Rumori particolarmente distorti e fastidiosi, caratterizzati da un effetto generico di "scarsa qualità". The Destroyer tutt'ora usa un Amiga 500 per creare i suoni migliori.
Alcuni artisti: The Destroyer, Ron D Core, Nasenbluten
Darkcore
Sottogenere dell'Hardcore Mainstyle cupo, lento ed in certi casi melodico. Casse distorte ed urlanti, grande uso di vocal misteriosi campionati da film (in genere thriller e horror). Date queste sonorità, è il diretto derivato della gloom core, alla quale sono state aggiunte molte influenze dalla musica industriale. La ritmica è spesso terzinata (150/170 BPM).
Alcuni artisti: Ophidian, Nosferatu, Enzyme X, The Outside Agency
New Industrial
Compromesso tra Industrial e Darkcore, suoni macchinosi tuttavia più lenti rispetto all'Industrial ma più puliti rispetto alla Darkcore (150/200 BPM).
Alcuni artisti: Ophidian, Enzyme X, Tieum, Tymon, E-Noid, The Nihilist, Unexist
Hardstyle
Le sonorità Hardstyle, sono una mescolanza tra quella che pochissimi anni prima veniva definita progressive e/o hardtrance, con grosse influenze Hardcore Oldschool. Nasce a Roma, da DJ Vortex, e inizialmente viene catalogata come un derivato della Techno, con una cassa particolarmente marcata e un basso distorto ("cassa romana"). In breve tempo sono molti gli artisti hardcore (in particolare olandesi) che abbracciano e sposano le sonorità di questo nuovo genere musicale, influenzandolo pesantemente, e dandogli il nome che tuttora porta. Cassa lenta e potente, suoni "New Style" maggiormente distorti, talvolta melodie ben curate. (140/160 BPM).
Alcuni artisti: Vortex, Lady Dana, Tatanka, Daniele Mondello, Zany, The Prophet, Duro, Headhunterz
Clowncore
Sottogenere della Darkcore caratterizzato da sonorità trequarteggiate o in terzine, e melodie distorte, semplici e talvolta grottesche (150/170 BPM).
Alcuni artisti: Meccano Twins, Tommyknocker, Mad Dog, Nosferatu
Jumpstyle
Molto simile alla vecchia Oldskool e alla New Style, di fatto ne è il successore. Ha riscosso notevole popolarità nei rave hardcore olandesi nel 2004 e 2005, e ha trovato il maggior numero di adepti in Belgio. (140/150 BPM).
Alcuni artisti: DJ Tony, Genius, Franky Carbone, Da Hustlerz, DJ Ruthless, Vorwerk, Greg C, Lobotomi Inc
Breakcore
Definite così alcune tracce dalle sonorità New Industrial caratterizzate da pochissima presenza di "cassa dritta" e grande quantità di break beat. Forti le influenze dalla D&B soprattutto nelle pause. Molto sviluppata specie sul web, con compilation online e net-label, che comunque spaziano molto come sonorità e sono difficilmente etichettabili. Ricordo che la vera è propria Breakcore è in realtà un genere a se stante che poco ha a che vedere con l'Hardcore. (150/190 BPM).
Alcuni artisti: Ancronix, Deejay Fox
New Frenchcore
Per distinguerla dalla sua versione "classica", sono solito definire in questo modo il sottogenere della Frenchcore più lento, ritmato e sperimentale in modo da creare un parallelismo con la New Industrial.
Non vorrei creare confusione definendo troppi sottogeneri, dato che si tratta di uno stile che conta ancora ben poche produzioni. La mia intenzione è quella di mettere in guardia coloro che lo prendono erroneamente come uno standard della Frenchcore, quando in realtà si tratta di uno stile decisamente diverso. Il suono della cassa particolarmente pieno e potente, è' più simile alla Main Style per struttura. In alcuni casi può avere melodie curate e ricercate tipiche della Main Style. Date le sue numerose variazioni dalla Frenchcore delle origini ed il suo carattere controverso, è più facile ascoltarla nelle serate Main, piuttosto che in quelle Frenchcore e Industrial. (140/200 BPM).
Alcuni artisti: Radium, Angerfist, Hunterwolf, Lenny Dee, Randy, The Sickest Squad, The Nihilist
Schranz
Talvolta definita erroneamente anche Hard Techno (in realtà l'Hard Techno è un genere a se stante, da non confondere con l'Hardtekno) è uno stile di origine tedesca, l'attuale scena underground ha contaminazioni Industrial. Raramente si trova suonata in club in Italia, più spesso è invece proposta in club tedeschi, svizzeri, spagnoli o dell' Europa dell'Est (Slovenia, Polonia e Ungheria in primis ma anche Ucraina e Bulgaria). La Schranz si differenzia in alcuni casi nella struttura ritmica, rispetto alla techno, formata in 4/4; infatti accade molto spesso che le misure siano divise in terzine o addirittura cinquine e che queste non mantengano un ordine preciso nella stesura dei loop. (150/170 BPM).
Alcuni artisti: Pet Duo, Umek, Chris Liebing, Robert Natus, Sven Wittekind, Felix Krocher, Arkus P, Rush
Extratone
Nominativo utilizzato per definire la corrente più estrema e sperimentale della Speedcore. Si tratta quasi esclusivamente di pura sperimentazione sonora, dal momento che una velocità così vicina al più elevato concetto di BPM concepibile in natura tende ad appiattire ogni aspetto ritmico del brano. (1000/3600 BPM).
Alcuni artisti: Nihil Fist, Daisy Cutter, Kurwastyle Project, Pulemet, Mr. Q8, Heptotrocitron, Distorded Output, BAAL, Egnal Ramd, Evil of Pain, Okcid, The Quotes, PowerNoize
CREDITS
principali fonti
http://it.wikipedia.org/
http://www.discogs.com/
http://www.gabberplanet.it/
written by Hunterwolf - http://www.paranoiax.com/hunterwolf/